Ancora un cambiamento, nell’assetto dell’amministrazione di Chiavari. Oggi, ad inizio del consiglio comunale, il sindaco Levaggi ha annunciato che la delega alla cultura passa a Maria Stella Mignone, già assessore alla Pubblica istruzione

. Per il resto, il consiglio ha visto l’ingresso di Giacomo Falcini al posto di Nicola Orecchia, divenuto assessore con la cacciata di Piombo, quello di Silvio Boccalatte, nel gruppo del Pdl, con Daniela Colombo assessore in luogo di Fiammetta Maggio. Nei banchi dell’opposizione si registra l’arrivo di Emilio Cervini, ma anche di Giuseppe Lagomarsino, che, un po’ a sorpresa, ha accettato di subentrare a Valeria Leoni, dopo le rinunce di Antonio Segalerba e Marco Di Capua. Tutto il valzer, però, non poteva non suscitare ironie e critiche dall’opposizione. “Questa amministrazione è un aereo sulla rampa di lancio da un anno, che non riesce mai a decollare, e se non lo farà neanche stavolta è giusto che la parola torni agli elettori”, ha detto Getto Viarengo, che sottolinea: “Questa è una totale sconfitta politica. Senza i voti di Piombo non sareste andati al ballottaggio”. “Qui c’è una questione di etica: non ero stato io a scegliere Piombo né a candidarmi nella lista con il suo nome”, ha aggiunto Giorgio Canepa, mentre Roberto Rombolini fa battute: “Spero che, senza il Piombo, l’amministrazione decolli, ma credo, piuttosto, che rimarrà lì, a prendere colpi di sciabola dall’opposizione. Forse avete fatto entrare Falcini, maestro di scherma, perché era l’unico in grado di difendersi”. Non si è discussa, così come era avvenuto in commissione questa mattina, la pratica che, con revisione delle norme urbanistiche, avrebbe voluto bloccare la pratica del supermercato nell’area Cantero.