Chiavari. Con 9 voti a favore della maggioranza e 6 contrari delle minoranze, ieri sera è passata la pratica relativa al progetto Preli, dopo una delicata e lunga discussione in consiglio comunale a Chiavari, iniziato alle 21.00 e terminato dopo la mezzanotte. Adesso l’iter prevede il passaggio in conferenza dei servizi. Sulla questione procedurale è stata piuttosto critica Silvia Garibaldi, capogruppo di “Chiavari Avanti Così” 

per la quale il Presidente del consiglio comunale Maurizio Barsotti, non si è dimostrato garante dei diritti dei consiglieri. “Le minoranze avevano richiesto di votare una per una le osservazioni in modo da permettere al consigliere Giardini di votarle tutte esclusa quella da lui presentata”, riferisce la Garibaldi, “ma il Presidente ha deciso di far subire al Consiglio la decisione aberrante, del voto unico su tutte le osservazioni, impedendo così il voto a Giardini, ledendone i diritti”. Inoltre secondo la Garibaldi Barsotti subisce il condizionamento della giunta. Il capogruppo di Chiavari Avanti Così entra poi nel merito della pratica, ricorda di essere favorevole alla riqualificazione ma non giustifica la totale resa al privato, lasciando realizzare una speculazione edilizia, dice, e conclude: “Il sindaco e la maggioranza procedono sordi al grido di dolore dei cittadini e se questo progetto andrà avanti così, saranno ricordati per avere permesso l’edificazione di un ecomostro”. Fortemente critico anche Giorgio Getto Viarengo, capogruppo di “ProGetto Chiavari”, che dice “Noi ci aspettavamo dall’amministrazione Levaggi una città diversa, che sapesse uscire da questa crisi, che non guardasse più ai canoni di sviluppo che nel corso degli anni passati hanno devastato la città, le uniche operazioni fatte, sono all’insegna della costruzione edilizia e basta, la voce dei cittadini non viene ascoltata”. Tutte le minoranze sostanzialmente non condividono metodo e punti progettuali, dalla passeggiata stretta alla questione parcheggi.