Chiavari. Rischio idrogeologico, il Comune di Chiavari ha realizzato e distribuito un opuscolo, distribuito nelle scuole, e reperibile anche sul sito ufficiale www.comune.chiavari.ge.it. L’amministrazione ha provveduto altresì ad installare dei pannelli luminosi a scrittura variabile in tre punti strategici sul territorio per avvisare tempestivamente la popolazione in caso di allerta meteo e del livello di allarme. Contemporaneamente sono stati installati semafori luminosi e acustici proprio sull’argine del fiume Entella, e ancora, il sito ufficiale del comune è costantemente aggiornato sulle eventuali situazioni di allerta. Per quel che riguarda invece gli interventi previsti e i lavori realizzati, 

il consigliere Marco Rocca aggiunge: “Naturalmente l’amministrazione è pienamente consapevole della necessità di ulteriori interventi di sistemazione idraulica, volti ad aumentare la sicurezza in caso di eventi alluvionali, sebbene, è il caso di sottolinearlo, dal punto di vista idrogeologico nessun ente e nessuna opera possono garantire una sicurezza assoluta, motivo per il quale abbiamo innanzitutto ritenuta prioritaria la campagna d’informazione attuata”. Il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Sandro Garibaldi precisa: “Nell’ambito degli interventi realizzati, ricordo che lo scorso autunno sono stati eseguiti importanti lavori straordinari di pulizia dell’alveo del torrente Rupinaro e del suo affluente rio Campodonico, mentre nella primavera del 2013 è stata fatta opera di pulizia della parte più a mare, sempre del Rupinaro, operando in quel caso anche atto di monitoraggio sulle sponde e sui manufatti come coperture e ponti”. Oltre alle opere di manutenzione ordinaria l’amministrazione Levaggi sta portando avanti progetti atti alla diminuzione del rischio idraulico sia sul torrente Rupinaro e i suoi principali affluenti, sia sul fiume Entella. Sul Rupinaro è previsto l’adeguamento del ponte di via Castagnola e altri interventi di mitigazione del rischio sul rio Campodonico, oltre al rinforzo degli argini della sponda destra e sinistra in più punti, il tutto per diminuire la frequenza di esondazione e il volume d’acqua che ad oggi non viene smaltito adeguatamente dal torrente. Sono inoltre già stati messi in sicurezza, sempre dal punto di vista idraulico, alcuni rii minori. Per quel che riguarda l’Entella, che ricordiamo ha un bacino di circa 370 chilometri quadrati, unitamente ai comuni di Lavagna, Carasco e Cogorno è già stato preso l’impegno su un progetto suddiviso in tre lotti, in accordo con la Provincia di Genova, la Regione Liguria, la Società Autostrade e l’ANAS  per mitigare il rischio di esondazione su portate d’acqua aventi tempi di ritorno anche duecentennali.