Tigullio. Il Tigullio nuovamente alle prese con tonnellate di legname trasportato a mare dalla piena dei fiumi Entella e Vara e dai torrenti Petronio, Gromolo, San Lorenzo di Moneglia e Bisagno di Deiva Marina. Ora si pongono nuovamente i problemi sorti durante le festività natalizie, 

fermo restando che ormai il Ministero dell’Ambiente e la Regione Liguria hanno detto di no ai falò in spiaggia. Si tratta dunque di intervenire con mezzi e uomini pagati dai Comuni  della costa che ora alzano la voce verso la Regione Liguria. “Non è giusto che dobbiamo pagare solo noi, per smaltire tonnellate di legna che proviene dalle colline e dall’entroterra, la spiaggia viene utilizzata da tutti”, dicono alcuni amministratori. Una protesta legittima in quanto la spesa di raccolta differenziata e quindi avvio in discarica costerà decine di migliaia di euro in un momento che le casse comunali sono quasi vuote. Ora i sindaci da Portofino a Deiva Marina contatteranno tutti i concessionari facendo appello al volontariato ed al rispetto degli accordi che prevedono l’obbligo di ripulire l’area assegnata durante tutto l’anno e possibilmente trasportando via i detriti anzichè gettarli nei tratti di spiaggia libera vicina alle concessioni come avvenuto nel dicembre scorso. Novità sgradevole dell’ultima piena del torrente Petronio è che sulla spiaggia sono giunte decine di metri cubi di zeto, mattoni e pezzi di mattonelle, e scarti di edilizia; questo significa che tra Riva, Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese qualcuno ha scaricato nell’alveo detriti provenienti da demolizioni e sarà necessario un maggiore controllo.