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Ingenti quantitativi di cocaina piazzata nel Tigullio, la Polizia arresta sette persone PDF Stampa E-mail
Martedì 19 Novembre 2013 12:24

Genova. Sette ordinanze di custodia cautelare e oltre 20 perquisizioni domiciliari a carico degli appartenenti ad un’associazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti importate in Italia dall’Olanda, e di altri soggetti residenti in Italia che, pur non essendo inseriti stabilmente all’interno dell’organizzazione criminale, si occupavano di custodire o di vendere al dettaglio la sostanza stupefacente. E’ il risultato dell’operazione condotta dalla Polizia di Genova. Gli arresti e le perquisizioni sono stati eseguiti in collaborazione con le Squadre Mobili delle Questure di Milano, Prato, Pistoia, Alessandria e Cuneo, con i Commissariati di Pubblica Sicurezza di Chiavari e Rapallo e con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Liguria e delle unità cinofile antidroga della Questura di Genova. Fondamentale anche la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e del Servizio Interpol che ha consentito lo svolgimento, questa mattina, di importanti attività di Polizia Giudiziaria in Svizzera ed Albania. 

L’indagine, denominata “Makocu”, coordinata dal Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, Alberto Lari, ha accertato l’esistenza di un gruppo criminale albanese, che negli ultimi anni ha sistematicamente organizzato trasporti di sostanza stupefacente in Italia, rifornendo di ingenti quantitativi di cocaina la piazza del Tigullio. Le indagini sono partite nel 2010, a seguito di alcune informazioni raccolte da personale del Commissariato di Chiavari, relative ad accese discussioni tra gruppi di albanesi rivali, che si contendevano il mercato nella droga nel comprensorio; così i poliziotti hanno iniziato a monitorare alcuni spacciatori i cui contatti e spostamenti hanno portato all’individuazione di una vera e propria organizzazione criminale internazionale ben ramificata in provincia di Genova. Gli investigatori hanno ricostruito numerosi episodi di spaccio, anche di ingenti quantitativi di droga, prevalentemente cocaina, individuando i ruoli dei componenti dell’organizzazione, i capi, i custodi dello stupefacente e coloro che si occupavano dello smercio della droga a Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, e poi Genova e Prato. A capo dell’organizzazione è stato individuato un 37enne, che di recente ha modificato in Albania il suo nome e cognome, arrestato la notte a Milano. Era lui che, prevalentemente dall’Olanda, importava quantitativi di cocaina destinata a numerose province italiane dove poi altri complici provvedevano allo smercio al dettaglio. In particolare i carichi di droga, trasportata da corrieri appositamente assoldati ed a bordo di vetture, raggiungevano la Lombardia e, dopo essere stati divisi tra Milano e Bergamo, una parte raggiungeva anche la Toscana, principalmente le province di Prato e Pistoia. A cadenza mensile, dalla Toscana partivano dei corrieri che trasportavano almeno due, tre chili di cocaina purissima in Liguria, pronta per essere tagliata e venduta al dettaglio nella provincia di Genova. Chiavari era la città di smistamento principale in quanto città di residenza del nipote del capo dell’organizzazione, un 27enne, anch’egli destinatario del provvedimento restrittivo. La droga veniva poi trasportata da un’altro componente dell’organizzazione, attualmente ricercato, che si occupava di rivenderla sulla piazza di Genova. Ingenti quantitativi venivani poi venduti a Sestri Levante, Lavagna e Chiavari, ad insospettabili liberi professionisti, artigiani e piccoli imprenditori, tutte persone con disponibilità economiche che non avevano difficoltà a prenotare e acquistare cocaina anche più volte alla settimana per il proprio fabbisogno personale. Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza altre sette persone, tra Chiavari, Prato e Pistoia; in particolare, nell’inverno del 2010, nell’ambito della presente inchiesta, era finito in manette a Chiavari un 30enne che, nel 2010, a Chiavari era stato trovato in possesso di oltre 100 grammi di cocaina poco prima acquistata da alcuni corrieri dell’organizzazione. Pochi mesi dopo, sono stati arrestati in Toscana, a Montecatini, quattro cittadini albanesi ed un italiano trovati in possesso di 520 grammi di eroina. Gli albanesi erano uomini della banda, tutti i riscontri investigativi sono stati decisivi per inchiodare l’altro importante componente del sodalizio, un insospettabile edile, di 35 anni, che vive in provincia di Pistoia. Due persone sono state sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari: un 45enne, di Chiavari, di professione fuochino, e un uomo di 54 anni, di Casarza Ligure, disoccupato. Entrambi risultano aver acquistato dall’organizzazione criminale mezzo chilo di cocaina. 12 ulteriori persone sono indagate in stato di libertà per i reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. Attivamente ricercate in Svizzera ed Albania altri due albanesi. 

 

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