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Ponte sotto sequestro: si allungano i tempi dei disagi PDF Stampa E-mail
Lunedì 28 Ottobre 2013 17:28
E’ sotto sequestro, il ponte di Carasco crollato, una settimana fa, nella piena del torrente Sturla. La Procura di Genova sarà sul posto già domani con il pm titolare della inchiesta, passata da disastro colposo a omicidio colposo plurimo, dopo il rinvenimento dei corpi di Lino Gattorna e Claudio Rosasco . Occorrono, per gli inquirenti, verifiche sulle strutture ancora presenti e quindi, trascorsa una settimana, si prolungano ancora, non si sa di quanto, i tempi per procedere all’abbattimento della struttura pericolante e poi alla ricostruzione, che già era stimata in quattro mesi. Insomma, sarà ancora lunga la passione degli automobilisti della Fontanabuona, oggi sottoposti ad una prova di sopportazione da campionato del mondo, visto che, da nord verso Carasco, la coda, nella fascia oraria delle 8 del mattino, ha raggiunto i 5 chilometri. Rimane il nodo di chi starà a presidiare la già delicata situazione della viabilità, ancora una volta affidata, oggi, alla protezione civile, in attesa dell’arrivo, via via, della Forestale e forse, ma solo forse, da mercoledì, di quattro elementi dell’esercito. Il vertice di questa mattina in Prefettura ha dato il via libera all’operazione – prestito di vigili urbani dai principali comuni della costa: Genova, Rapallo, Chiavari, Lavagna, Sestri. Non sarà, però, una procedura immediata, perché i Comuni coinvolti dovranno passare, in giunta, una convenzione. Anche le modalità di transito delle corriere Atp, poi, sono sotto la lente di ingrandimento. Per limitare i tempi con cui i mezzi pubblici passano il “ponte nuovo” di Carasco, stimato in alcuni minuti, facendo scendere i passeggeri, la Provincia ha, infatti, chiesto ad Atp di attrezzare mezzi piccoli, che possano attraversare il ponte. “La capienza limitata, però, diventa un problema perché l’utenza, sulla linea della Fontanabuona, finirebbe per viaggiare in piedi o restare a terra”, sottolinea il presidente dell’azienda, Enzo Sivori, che garantisce di essere alla ricerca di una terza soluzione, ammesso che ci sia. In un quadro ancora così difficile, almeno, stasera, una notizia positiva c’è: è riaperta, almeno a senso unico alternato, la provinciale 42 di Romaggi, che da una settimana era chiusa, tra i chilometri 18 e 20, dopo la grande frana che aveva interessato tutto il costone.
Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Ottobre 2013 17:32
 

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