Sembrava tutto pronto. I presupposti per realizzare il progetto, unico nel Tigullio, di vedere una squadra composta da giovanissimi che si sarebbe allenata di pomeriggio per affrontare un campionato impegnativo come quello di Prima categoria, c'erano tutti. Ma ora tutto ciò rischia di saltare. Si, perché Costanzo Celestini potrebbe abbandonare la conduzione tecnica del Rapallo. La questione è nota. L'allenatore originario di Capri aveva accettato di guidare i bianconeri, anche in Prima categoria, a patto che gli allenamenti si sarebbero svolti di pomeriggio. Sembrava una formalità, i problemi sono sorti però con la nascita del Rapallo Bogliasco, società che milita in serie D, nata dalla fusione tra Bogliasco e Calcio Giovanile Rapallo e che, in teoria, dovrebbe disputare le proprie gare interne di campionato al Macera. I lavori per mettere a norma lo stadio per

l'Interregionale non sono ancora partiti. Ciò non significa che la neonata squadra rinunci ad allenarsi a Rapallo di pomeriggio. E qui sorgono i problemi di coabitazione con il Rapallo di Costanzo Celestini che inizierà la preparazione il 1°agosto. Forse. Al momento l'ex giocatore del Napoli pensa esclusivamente a concludere il camp estivo per i bambini che si sta svolgendo proprio al Macera e che si concluderà il 31 luglio. Il futuro è un punto interrogativo. La situazione è ingarbugliata, la questione gravita attorno agli spazi e agli orari. Si dovrà attendere, molto probabilmente, la riunione in Municipio tra la giunta comunale e i rappresentanti delle società che usufruiscono del Macera (Rapallo Bogliasco, Rapallo, Ruentes, Borgorapallo e United Rapallo)per trovare una soluzione. Se non dovessero essere accontentate le richieste del Rapallo di allenarsi di pomeriggio, la società bianconera perderebbe Celestini. In quel caso si dovrà cercare un nuovo tecnico disponibile per gli allenamenti serali. Intanto secondo alcune voci, Rapallo e Ruentes potrebbero finire nel girone B di Prima categoria, quello del sabato. Qualcosa di più si saprà giovedì prossimo, ma questa è tutta un'altra storia.