Il commissario della Provincia, Piero Fossati, si era appellato ai sindacati perché accettassero il piano industriale, con cessione di quote, per la salvezza di Atp, ma i sindacati ribadiscono, oggi, all’unisono, la loro posizione contraria, guardando alla situazione complessiva del trasporto pubblico locale

. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno, infatti, scritto, tutti insieme, al sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi, chiedendo di bissare l’iniziativa di inizio anno, quando, nel pieno della crisi per gli annunciati tagli agli stipendi, i sindaci del Tigullio furono convocati, tutti, a Chiavari, per discutere la situazione. “Siamo a chiederle di farsi portavoce della necessità di affrontare in termini concreti le problematiche relative al trasporto pubblico locale”, scrivono, nella lettera, i rappresentanti dei lavoratori, chiedendo di riunire, con i sindaci, i consiglieri regionali ed i parlamentari del comprensorio. Il prossimo appuntamento istituzionale è per venerdì, dopo domani, con la riunione dei soci dell’azienda, e la prima richiesta dei sindacati è che i sindaci di Chiavari, Rapallo, Lavagna, Santa Margherita e Sestri Levante non facciano uscire da essa decisioni definitive sul futuro dell’azienda, con tagli, tra stipendi e servizio, o cessioni di quote.  “Atp come azienda funziona molto meglio delle altre a livello regionale – spiega Marco Roverano, responsabile locale della Cgil – ma deve essere sacrificata perché il nostro territorio conta meno rispetto ad altri e quindi serve una nuova battaglia come per Fincantieri, la Asl 4 ed il Tribunale. La Provincia dice di non poter dare più di 1 milione e 400 mila euro di fondi integrativi, contro i 3 milioni del 2012, ma, secondo Roverano, “è un discorso inaccettabile, quando lo Stato, soprattutto per affitti non pagati, deve alla Provincia 30 milioni”.