Genova. Nuove norme a tutela della pesca professionale e non, in Liguria. Su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo, il nuovo disegno di legge modifica il documento del 2009, introducendo alcune disposizioni per favorire il rispetto delle norme nazionali già esistenti, che regolano la pesca non professionale, per evitarne l’esercizio illegale. 

Per fare qualche esempio, l’obbligo del taglio della pinna della coda per identificare le catture ed evitare la vendita illegale e la marcatura degli attrezzi non individuali, come nasse e palamiti. Inoltre è prevista la realizzazione di un database della pesca non professionale, a partire dai dati nazionali, implementati con l’acquisizione di ulteriori informazioni circa le aree più interessate dal fenomeno e le abitudini di pesca, per avere un monitoraggio aggiornato. In Liguria sono oltre 160 mila i pescatori sportivi, un fenomeno diffuso che ha raggiunto dimensioni ragguardevoli, come ha messo in evidenza il Ministero delle Politiche Agricole nel recente censimento. Adesso l’iter prevede che il disegno di legge approvato dalla Giunta regionale, passi all’esame della Commissione competente e poi in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.