Genova. Consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno partecipato al dibattito in Regione con una banda nera al braccio; si è aperta così la seduta monotematica dedicata al Tribunale di Chiavari. Al termine della riunione sono stati approvati tre ordini del giorno. Tanti gli interventi: 

Roberto Bagnasco, Pdl ha ricordato quanto hanno fatto i consiglieri del territorio, pur non essendo un tema strettamente amministrativo di loro competenza. “Chiudere il palazzo di giustizia di Chiavari sarebbe un fatto clamoroso”, ha dichiarato, “una sconfitta della politica di fronte ad una burocrazia cieca”. Il collega Franco Rocca, ha ribadito che il tribunale ha parametri di lavoro eccellenti. Ezio Chiesa, Liguria Viva, ha affermato che siamo di fronte ad una vicenda emblematica di un certo modo di fare politica tutto italiano. Intervento anche di Marco Limoncini, Udc, per manifestare il dissenso nei confronti, ha spiegato, non della Regione ma della politica, “che ha voluto tale struttura”, prosegue, “ed ora la vuole chiudere”. Giuseppe Maggioni, Pd, ha ancora la speranza che qualcosa cambi, che il consiglio dei Ministri ci ripensi. Alessandro Benzi, Federazione della Sinistra, ha detto che “i vertici della Regione possono operare una pressione rilevante, sui rappresentanti nazionali”. “Rivendichiamo una politica attenta al territorio”, ha aggiunto il rappresentante Pdl Gino Garibaldi, “non vogliamo campanilismi ma attenzione alle esigenze locali”.