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Tribunale, dall'Abbuffata agli assegni al rogo PDF Stampa E-mail
Mercoledì 19 Giugno 2013 16:59

La nuova data interessante, come avevamo detto ieri sera, è quella di martedì prossimo, con la nuova, e forse decisiva, convocazione della commissione Giustizia del Senato, ed allora proseguirà sino a martedì prossimo l’occupazione del Tribunale mai entrato in funzione a Chiavari

. Poi, qualunque cosa accada a Roma, e salvi ripensamenti generali, gli avvocati e quanti con loro lasceranno il presidio di corso De Michiel, perché l’occupazione, ancorché effettiva, è concordata ed i nuovi permessi, passati attraverso il Comune, la ditta che ha il cantiere del Palazzo di giustizia e le forze dell’ordine, scadranno, appunto, per quella data. La chiusura sarà con il botto, perché il comitato Salva il tuo Tribunale pensa ad una nuova manifestazione, che preveda il rogo di un finto, enorme, assegno da 14 milioni di euro, emesso dalla banca “delle tasche dei cittadini”, o qualcosa del genere. I margini per una soluzione positiva del caso sembrano ancora esserci, sebbene l’ipotesi, proveniente dalla stessa ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, di sopravvivenza come sede distaccata non sembri entusiasmare il Comitato, perché lascerebbe aperta la porta di una successiva e più facile soppressione. In seconda battuta, rimane, poi, l’esame di tutta la riforma da parte della Corte Costituzionale. Questa sera, intanto, è prevista la solidarietà degli organizzatori della “Grande abbuffata”, che invieranno agli occupanti una delegazione con generi di conforto. Del Tribunale di Chiavari parla, poi, oggi, il Movimento 5 Stelle, che si rivolge al ministro ed ai parlamentari introducendo una questione ulteriore: “Se volete fare un lavoro che abbia una minima parvenza di scelta politica – dice il comunicato del Meet-Up Tigullio e non solo di un mero calcolo matematico dovreste risolvere la destinazione che questo edificio dovrà avere. Una visione d'insieme avrebbe individuato la necessità di spostare non solo il tribunale, ma anche il carcere, in una delle decine di strutture penitenziarie costruite negli anni e mai utilizzate. Questo per permettere di ampliare le possibili destinazioni d'uso dell'area”.  

Ultimo aggiornamento Mercoledì 19 Giugno 2013 17:06
 

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