Il mistero è svelato e non si tratta, come era inevitabile, di una soluzione lieta. Dietro al rinvenimento di un cadavere nell’acqua del porto di Lavagna, avvenuto ieri pomeriggio, vi è, molto probabilmente, un suicidio

. L’identificazione è avvenuta nella tarda serata di ieri. Si tratta di un pensionato, 67 anni, con precedenti piccoli problemi psichici, che si era allontanato da una casa di cura della provincia di Parma, dove era residente. A Lavagna, invece, aveva raggiunto la casa di un nipote e determinante è stata proprio la testimonianza di quest’ultimo, che ha potuto spiegare ai carabinieri della compagnia di Sestri Levante, che seguono le indagini, come l’uomo fosse ancora, certamente, in vita, nella tarda mattinata di ieri. Il corpo, poi, è stato visto affiorare dall’acqua del porto dagli ormeggiatori lì presenti attorno alle 14.30 e dunque i tempi per l’evolversi dei fatti sono molto stretti. Il cadavere, come già detto ieri, non presentava ferite e dunque gli inquirenti propendono per il suicidio, consumato già all’interno del porto o nelle immediate vicinanze.