Ha giurato questa mattina, Francesco Olivari, insediandosi come nuovo sindaco di Camogli, dopo essere stato in consiglio dal 1998, più volte assessore, con Pippo Maggioni e Italo Mannucci, e dopo essere, dal 2006, presidente dell’Ente Parco di Portofino

. Lui è già pienamente operativo, mentre per avere la sua giunta i tempi non sono completamente immediati: “Ci stiamo ragionando”, dice Olivari, ricordando le tempistiche imposte dalla legge: entro dieci giorni dovrà convocare il nuovo consiglio, che dovrà riunirsi entro ulteriori dieci giorni. La giunta dovrebbe arrivare, allora, tra due settimane. In consiglio tornano gli ultimi due sindaci, Maggioni (350 voti) e Mannucci (201), con il primo che va anche a sostituire Alessio Cavarra, neo sindaco di Sarzana, in consiglio regionale. Confermata anche Elisabetta Caviglia (269 voti), accanto a quattro novità: Elisabetta Pinotti (149), Claudio Tolu (93), Giovanni Anelli (92) e Oreste Bozzo (79): “Credo siano stati premiati l’impegno e i lavori fati dalle amministrazioni di questi anni e che questo gruppo sia molto radicato su tutto il territorio di Camogli”, commenta il neo sindaco. Gli faranno opposizione Mario Bellagamba, Agostino Bozzo (166) e Giovanni Cichero, fuori l’altro candidato sindaco Vito Gedda. Il primo obiettivo istituzionale, in linea con l’impegno preso, sarà la convocazione di un tavolo con gli operatori turistico economici della città, mentre Olivari conferma anche l’impegno a sbloccare la questione dell’ex scalo ferroviario, con il progetto rivisto e mai ultimato. Per lui, geologo, padre di due figli, famiglia originaria di San Rocco, si prospetta il doppio ruolo, perché manterrà la presidenza dell’Ente Parco, a meno che, alla fine, questo non venga davvero soppresso dalla Regione.