Alla fine, è stato condannato a quattro anni di reclusione il vogherese, ex professore di religione, processato, oggi, al Tribunale di Chiavari, con rito abbreviato, per violenza sessuale

: nell’agosto scorso, infatti, avrebbe allungato le mani sino alle parti intime e avanzato proposte fin troppo esplicite, nei confronti di due extracomunitari di soli 12 anni, sino all’arrivo dei padri di questi. Il tutto, a Rapallo, nei pressi del castello. L’uomo, 53 anni, era stato sottoposto a perizia psichiatrica, risultando capace di intendere e volere. Oggi, con dichiarazioni spontanee, ha negato il fatto ed ha negato di essere pedofilo, ma la tesi difensiva non è stata accolta e anche le attenuanti generiche sono servite solo a bilanciare l’aggravante della giovanissima età delle vittime. Il pm, Gabriella Dotto, aveva chiesto 4 anni e 8 mesi. Il giudice ha fatto un po’ meno ma aggiunto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dai lavori che implichino il contatto con i giovani, più una provvisionale, che l’uomo dovrà pagare subito, di 100mila euro, 50mila per ogni minorenne, in attesa della sentenza del tribunale civile. L’avvocato dell’uomo, Laura Razetto, procederà al ricorso in Appello.

Nel frattempo, sempre oggi, il Giudice per le indagini preliminari, che ieri si era riservato la decisione, ha negato la scarcerazione al trentenne albanese accusato di stalking: malgrado l’ammonimento già ricevuto dal Questore, si era avvicinato alla ex moglie, ad alcuni mesi dalla separazione. Lui sosteneva di averlo fatto perché la donna, italiana, avendo una nuova relazione, non si occupava adeguatamente del figlio di pochi anni. Secondo il gip, però, il carcere, in questa fase, rimane il sistema più consono a tutelare proprio la donna e il bambino.