E’ un sospiro di sollievo per molte imprese, perché quella delle fatture non pagate dal Comune di Chiavari era una vicenda che si protraeva da molto tempo. Secondo il sindaco, Roberto Levaggi, il lavoro più vecchio saldato soltanto adesso risaliva, addirittura, alle fine del 2007

. “Le imprese non volevano neppure partecipare alle gare per piccoli lavoretti, perché lamentavano fatture non saldate e dicevano di non avere neppure le risorse per muoversi”, riferisce Levaggi. Adesso, quel monumentale debito di 13 milioni di euro è quasi azzerato. Come noto, il Comune, in cassa, avrebbe avuto anche molto di più, ma non poteva spendere i soldi, perché vincolati dal famoso patto di stabilità. Con il primo allentamento, reso possibile dalla Regione, sono stati pagati 5 milioni e 600mila euro, con quello di aprile scorso, 4 milioni e 100mila, più un milione e mezzo recuperato con oneri propri. Nei prossimi giorni, annuncia il Comune, saranno pagati 155mila euro, altri 300mila sono bloccati perché le aziende interessate sono sottoposte a situazioni giuridiche. “Aziende e partite iva interessate dai pagamenti sono state 150, per circa 600 dipendenti”, riferiscono Levaggi e l’assessore Renata Oliveri, secondo i quali Chiavari ha beneficiato della consistente fetta di sblocco grazie alla pressione costante esercitata su Regione e Anci dall’amministrazione.

Certo, progettare lavori importanti per quest’anno è comunque impossibile, a meno che non vada in porto la vendita della Colonia Fara: solo incassando 2 milioni e 800mila euro sarebbe consentito iniziare a spendere e non si sa quanto. Nel frattempo, però, con 300mila euro tra Regione e project financing, sono stati effettuati i lavori per l’impianto fotovoltaico che riscalderà la piscina di largo Pessagno e in questi giorni, con la possibilità di pagare la ditta che effettua i lavori, si aprirà il cantiere per il famoso prolungamento della pista ciclabile, fatta bene, come già da progetto dell’amministrazione precedente, sino alle caserme di Caperana. “Cercheremo di mettere a bilancio una somma per proseguire, magari solo in terra battuta, anche sino a Carasco”, promette Levaggi.