| Dossier per scongiurare il depuratore comprensoriale a Chiavari |
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| Lunedì 19 Ottobre 2015 16:47 |
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Genova. Presentato oggi in Regione dal sindaco Roberto Levaggi il dossier per scongiurare il depuratore comprensoriale a Chiavari. Il documento contiene circa 4 mila firme di cittadini del bacino dell’Entella, prevalentemente chiavaresi. Il comune specifica che il numero di sottoscrizioni raccolte era ancora più elevato ma per carenze di tipo formale, come la mancata indicazione di un documento di riconoscimento, non è stato possibile presentarle tutte. Oltre alle firme sono stati allegati il documento stilato da ben 11 associazioni di categoria del comprensorio e della Società Economica, approvato durante l’assemblea pubblica che si è svolta all’auditorium San Francesco il 9 ottobre scorso, più i due ordini del giorno approvati dai consigli comunali congiunti di Chiavari e Lavagna, il 10 ottobre.
“Rimane incomprensibile come Chiavari possa ospitare un depuratore comprensoriale quando ha già un suo impianto, che serve tra l’altro anche Leivi e Zoagli, funzionante e in regola rispetto alle normative vigenti e quindi non in infrazione comunitaria”, dice Levaggi. “Il progetto, così come ipotizzato, ha un forte impatto ambientale e comporterebbe danni irrimediabili per le attività turistiche e balneari della zona. Contiamo che, vista anche la presa di posizione di autorevoli capigruppo di partiti di maggioranza in Regione, l’ente possa valutare i profili tecnico, economico e socio-politico. In qualità di ente sovraordinato rispetto ai vari Ato, trattandosi di impianto sovracomunale e di un piano d’ambito vasto, che va dalla zona dell’Entella sino al Petronio”, chiude Levaggi, “la Regione ha tutte le competenze tecniche e pianificatorie per intervenire a correggere quello che è stato deciso da Ato e Città Metropolitana, in maniera affrettata e superficiale”. |