Atp, la Regione annuncia possibili finanziamenti ma chiede la collaborazione dei Comuni Stampa
Martedì 18 Marzo 2014 17:34

Genova. E’ un’ipotesi praticabile quella di destinare 300 mila euro derivanti dal progetto aree interne che prevede la valorizzazione delle valli del genovesato, alla mobilità secondo un esperimento pilota che coinvolgerebbe ATP. E’ quanto emerso dall’incontro che si è svolto questa mattina a margine del consiglio regionale sul futuro dell’azienda di trasporto pubblico alla presenza, tra gli altri, degli assessori regionali alle infrastrutture e ai trasporti, Raffaella Paita e Enrico Vesco, dei vertici di ATP e delle organizzazioni sindacali, oltre che dei tecnici regionali e di Filse.

I finanziamenti in questione potrebbero essere destinati a nuovi investimenti per ATP e si andrebbero ad aggiungere ai 4.5 milioni di euro in arrivo dalla Provincia di Genova e garantiti in gran parte dalla vendita a Filse dell’immobile di via Assarotti, di proprietà della Provincia, dove ha sede attualmente il Provveditorato agli studi, all’aumento del contributo del 25% sul contratto di servizio dei Comuni costieri di Chiavari, Lavagna, Rapallo, Sestri Levante, Santa Margherita Ligure e Recco e del 10% per i Comuni interni, più un aumento derivante dagli introiti delle tariffe e ai 600 mila euro provenienti dai cinque Comuni di Chiavari, Lavagna, Rapallo, Sestri Levante, Santa Margherita, azionisti di ATP. Ma proprio quest’ultimo è il nodo che deve essere ancora sciolto: il contributo dei cinque Comuni costieri che devono aderire all’accordo per poter chiudere la procedura di concordato in bianco aperta lo scorso ottobre in Tribunale che deve necessariamente concludersi entro il 9 aprile, data ultima di presentazione del piano di risanamento biennale da parte dell’azienda, per poter garantire la continuità dell’azienda. “Oggi è stata costruita una buona piattaforma aziendale da cui manca purtroppo ancora l’apporto dei Comuni azionisti che hanno perplessità e timori nell’affrontare una parte rilevante del piano per consentire all’azienda di salvarsi e cioè il loro impegno per la copertura di una quota del debito pregresso”, dicono gli assessori regionali, “se la posizione dei sindaci fosse inamovibile questo creerebbe un problema, pregiudicando l’accordo”. Un nuovo incontro è previsto nei prossimi giorni alla presenza questa volta anche dei sindaci in questione.