Gestione diretta del servizio idrico, i Comuni montani scrivono all'Anci Stampa
Lunedì 18 Novembre 2013 11:06

Tigullio. Servizio idrico integrato ma anche gestione integrata dei rifiuti. Continua la battaglia dei Comuni con meno di tremila abitanti, per poter ritornare alla gestione diretta del ciclo idrico. Una nuova lettera è stata indirizzata all’attenzione del Presidente Anci, Marco Doria, sindaco di Genova, al Segretario, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Pier Luigi Vinai, e al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Liguria, Massimo Donzella.

Il documento contenente la richiesta di ottenimento della modifica dell’articolo 8 del decreto, per garantire la gestione idrica ai comuni di montagna, non solo fino ai mille abitanti, porta la firma del sindaco di Mezzanego, Danilo Repetto, Borzonasca, Giuseppino Maschio, Rezzoaglio, Roberto Fontana, Santo Stefano d’Aveto, Giuseppe Maggiolo, e Ne, in Valgraveglia, Cesare Pesce. “La modifica è necessaria e di fondamentale rilevanza per i nostri piccoli Comuni”, scrivono i sindaci, “perché si andrebbe anche ad ottenere un sensibile risparmio per i cittadini, con conseguente ricaduta per le entrate comunali, ed una più efficiente economia del ciclo idrico. La nostra proposta va nella direzione del risultato referendario che ha abrogato l’articolo 23 bis, e riprende il contenuto del disegno di legge 2012”, chiudono i sindaci, “che prevedeva appunto per questi Comuni, la possibilità di ritornare a gestire direttamente il ciclo idrico.”