Fara, indagine sull'incendio. E si torna a murarla Stampa
Lunedì 30 Settembre 2013 16:01

Le immagine delle telecamere di videosorveglianza vengono passate al setaccio dagli agenti della polizia municipale, alla ricerca di elementi utili a identificare l’autore o gli autori di quello che da tutti è ritenuto un incendio doloso, divampato, l’altra notte, all’interno della Colonia Fara, tra il pian terreno ed il primo piano

, dove si trovavano scatoloni contenenti vecchie schede elettorali. I circa venti occupanti abusivi di nazionalità rumena che, anche quella notte, dormivano all’interno, passati attraverso un varco approssimativo, non hanno riportato conseguenze, perché sono usciti immediatamente all’esterno. Non si sono allontanati e hanno riferito alle forze dell’ordine di aver visto ombre all’esterno, prima del fuoco che divampava. Del resto, non ci sono elementi per ipotizzare un fuoco di cui si sia perso il controllo all’interno della struttura e l’ipotesi che prende maggiormente corpo è quella di un atto dimostrativo incendiario contro le stesse occupazioni abusive. Il nastro bianco e rosso delle forze dell’ordine sigilla, adesso, il cancello di ingresso al cortile della ex colonia. “Tra domani e dopodomani” annuncia il vice sindaco di Chiavari, Sandro Garibaldi “si provvederà a dare una pulita alla zona interessata e a murare nuovamente gli ingressi”. Insomma, si prova nuovamente a impedire l’accesso dei senzatetto, che potevano diventare vittime del gesto dell’altra notte. Il tutto, nella prospettiva di vendere la Fara e dare vita ai progetti di recupero. L’opposizione, però, invita comunque il sindaco Levaggi a non procedere sulla strada di quella che definisce una “svendita”: “Non e’ la prima volta – dice Silvia Garibaldi – che succedono incidenti inerenti la sicurezza nella Colonia Fara e quando eravamo in procinto di vendere a 17 milioni di euro nessuno ha mai strumentalizzato tali episodi per motivare l’urgenza della vendita”. Aggiunge Emilio Cervini: “Dopo 40 anni non sono le settimane o i mesi a fare la differenza. Spero che Levaggi non influenzi il presidente del consiglio comunale Barsotti che si era impegnato ad un confronto sulla gestione del problema Fara prima che la giunta proceda con qualsiasi azione”.

Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Settembre 2013 16:09