Protezione civile, novità dal 1° gennaio 20016 nella sala regionale Stampa
Martedì 15 Dicembre 2015 13:00

Genova. Salto di qualità nel sistema di protezione civile della regione Liguria: dal 1° gennaio 2016 la sala operativa durante le allerte, sarà aperta sulle 24 ore, grazie all’intesa siglata dalla giunta Toti con il corpo nazionale dei vigili del fuoco presenti direttamente in sala. Lo ha voluto l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone, nell’ottica di un potenziamento ulteriore che consentirà l’apertura sia in caso di allerta gialla, sia arancione e naturalmente rossa.

“In questo modo”, spiega l’assessore, “avremo direttamente il polso della situazione dei vari territori, non solo attraverso l’interfaccia con le prefetture, ma per la presenza nella nostra sala di personale dei vigili del fuoco con cui potenziare le risposte alle emergenze e avere un quadro preciso della situazione e di quanto sta avvenendo”. Intanto stanno per arrivare 500 mila euro per potenziare il sistema radar ligure di osservazione dei temporali, grazie al progetto europeo con il quale la Regione, insieme ad Arpal, Dipartimento francese delle Alpi Marittime e Arpa Piemonte, si è aggiudicata il secondo posto a livello europeo, per un valore complessivo del progetto di 1,2 milioni di euro. A comunicarlo è sempre l’assessore regionale alla protezione civile Giampedrone: grazie ai finanziamenti europei sarà possibile potenziare il radar in provincia di Savona, di proprietà congiunta delle Regioni Liguria e Piemonte che serve per monitorare le perturbazioni che si muovono dal Golfo del Leone fino a tutta la Liguria, e mettere a sistema i dati provenienti dai radar francesi con quelli del radar italiano. Il risultato finale sarà una migliore informazione sulla localizzazione dei temporali più forti e una maggiore comprensione della loro evoluzione a breve termine. I finanziamenti serviranno anche a diffondere le informazioni ottenute attraverso canali multimediali e applicazioni, aumentando così nei cittadini il grado di consapevolezza rispetto al rischio temporali e piogge intense. “Il risultato raggiunto con il progetto è frutto di un lavoro di sinergia tra gli uffici. In questo modo”, chiude Giampedrone, “aggiungiamo un ulteriore tassello per una migliore conoscenza dei fenomeni temporaleschi”.