Chiavari. Chiusura della Conservatoria di Chiavari, la giunta, appresa la volontà della Direzione regionale delle Entrate, ha deliberato all’unanimità il dissenso e la più convinta contrarietà al tale ipotesi. Il Sindaco e l’Assessore competente, si stanno attivando presso il Ministero dell’ Economia e delle Finanze e la Direzione centrale e regionale dell’Agenzia delle Entrate, oltre che nei confronti di Anci Liguria, affinché tale servizio resti sul territorio. 

L’intenzione della Direzione regionale delle Entrate è di chiudere l’ufficio della Conservatoria di Chiavari in corso Colombo, a causa della necessità di ridurre la spesa per le locazioni passive. L’Amministrazione ricorda che per il 2016 potrebbe ripresentarsi lo stesso problema per la sede dell’Agenzia delle Entrate di Chiavari, che dovrà ridiscutere l’eventuale rinnovo del contratto per i locali. “Pur condividendo l’intenzione di attenersi ai piani di spending review, non si comprende la scelta di voler accentrare nel capoluogo ligure il suddetto servizio, causando un ulteriore arretramento sul territorio dei servizi al cittadino. Nonostante i numerosi proclami sulla fiscalità amica del contribuente, si sceglie di allontanare questo Ufficio dal nostro territorio, creando di fatto un filtro tra Ente e cittadino, che per poter usufruire dei servizi di ispezioni ipotecarie, visure catastali e volture, si vedrà costretto a rivolgersi ad intermediari che scaricheranno inevitabilmente i costi delle prestazioni sull’utenza”, dicono da Palazzo Bianco. “Purtroppo, dopo il Tribunale, il Tigullio e il suo entroterra,  risulta ancora una volta depauperato di un servizio utile e ben funzionante”. Ricordiamo che i Comuni di competenza della Conservatoria di Chiavari sono 27, da Portofino a Moneglia nonché tutto l’entroterra fino a Santo Stefano D’Aveto. L’ufficio riscuote annualmente imposte e tributi per una media di circa 1,5 milioni di euro e gestisce volumi di attività molto consistenti.