Formazione professionale ed indicatore Isee, i lavori della giunta regionale Stampa
Sabato 21 Febbraio 2015 11:48

Genova. Piano dell’offerta formativa per la formazione professionale. La Regione ha stanziato 10 milioni di euro in tre anni, attraverso il fondo sociale europeo contro la dispersione scolastica, e parallelamente è stata approvata la programmazione per i percorsi di istruzione e formazione professionale che si rivolgono ai giovani in uscita dalle scuole medie. “Si completa così il quadro dell’offerta formativa per i ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, che intendono conseguire una qualifica professionale”, dice l’assessore regionale Rossetti. 

Sono circa 1.400 i ragazzi interessati ogni anno ai corsi triennali gestiti dagli enti di formazione e dagli istituti professionali. “In questi mesi forzando i tempi e arrivando primi fra tutte le regioni, la Liguria ha visto approvato il proprio programma operativo a dicembre 2014 e si è data tempi veloci per poter garantire piena operatività al fondo. I percorsi triennali sono una grande opportunità contro l’abbandono scolastico”, aggiunge l’assessore alla formazione. “Certamente sarebbe necessario che la Corte dei Conti sbloccasse le risorse del Ministero del lavoro del 2013 già ripartite tra le Regioni. Il Governo non solo taglia i fondi, ma ritarda l’assegnazione dei contributi stanziati negli anni precedenti”. Intanto sempre la giunta regionale, attraverso l’assessore al welfare Lorena Rambaudi, ha approvato la delibera che prevede un periodo transitorio di sei mesi, fino a giugno, per andare a regime con l’applicazione del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica di una famiglia, mantenendo comunque inalterato l’accesso ai servizi per i cittadini. “L’obiettivo è quello di consentire alla popolazione di avere comunque accesso ai servizi, senza problemi”, dice Rambaudi. L’appello che lancia l’assessore a tutti i Comuni liguri, è quello di adottare un comportamento uniforme, evitando qualsiasi espulsione dai servizi in attesa dei nuovi regolamenti degli Enti locali.