Consiglio metropolitano, il disappunto dei sindaci per l'impossibilità di votare Stampa
Giovedì 04 Giugno 2015 18:02
Genova. Solo discussione e confronto senza votazioni, sulle pratiche all’ordine del giorno della Conferenza metropolitana oggi a Palazzo Doria Spinola. All’assemblea dei sindaci mancava il numero legale previsto per poter deliberare. Con il sindaco metropolitano Marco Doria infatti i primi cittadini del territorio presenti erano 30, ma lo Statuto dell’ente prescrive per votare, oltre alla maggioranza della popolazione rappresentata anche quella del numero dei sindaci, che non deve essere inferiore a 34, la metà più uno dei 67 totali. 
Marco Doria, che riconvocherà al più presto l’assemblea per deliberare, replicando alle parole del sindaco di Santo Stefano d’Aveto Maria Antonietta Cella “Se la Conferenza metropolitana non è partecipata facciamoci delle domande, serve una riflessione che riguarda tutti”, ha detto: “Non si possono fare considerazioni di carattere generale da un singolo episodio, ma se dovesse ripetersi dovremmo avviare una riflessione”. Disappunto sull’episodio odierno intanto è stato espresso anche da altri sindaci del territorio. Enrica Sommariva, Cogorno, lo ha manifestato anche commentando il fatto su Facebook; e poi c’è Carlo Bagnasco, Rapallo, che ha detto: “Il Sindaco stesso, che presiede la Conferenza metropolitana, si è presentato con mezz’ora di ritardo, ed oggi all’ordine del giorno della seduta c’erano temi di discussione importanti come il rendiconto finanziario ed economico-patrimoniale 2014 e alcuni progetti per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, tra cui gli interventi di manutenzione fluviale del fiume Entella”.