Tigullio. Occupazione nel Tigullio e suo entroterra, negli ultimi anni sono stati registrati la perdita di numerosi posti di lavoro e un aumento vertiginoso di ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga. I punti più dolenti in questo momento restano quelli della Lames di Chiavari e della Site di Carasco. 

Per quanto riguarda l’azienda che si occupa di telefonia, dopo lo smantellamento del polo produttivo locale, c’è stata la messa in mobilità degli ultimi 18 lavoratori. Alcuni hanno trovato posto anche fuori Regione, altri sperano di entrare negli organici di ditte subappaltatrici della Site, che a livello nazionale rimane la principale interlocutrice per il settore della telefonia. Per quanto riguarda la Lames, oltre alle note vicende legate al trasferimento e alla concessione edile, vi è il cronico problema di liquidità. La prossima settimana il Tribunale dovrà valutare, dopo una serie di proroghe, se assegnare il concordato preventivo proposto dall’azienda. In questo panorama di crisi segnaliamo però anche un ripresa per quanto riguarda il settore della nautica, in specialmodo riferita al commercio estero legato alla componentistica. Intanto da alcune settimane sulle reti televisive nazionali è comparso uno spot che reclamizza navi e prodotti di meccanica costruiti dai cantieri Fincantieri in Italia. Oltre alla produzione commerciale, nella pubblicità si vede anche un sommergibile. Ai primi di luglio stando ad indiscrezioni, il titolo dovrebbe apparire in borsa, e spiega Sergio Ghio, responsabile territoriale della Fiom: “Il sindacato è attento in questa fase affinchè siano rispettati i tempi di stipula degli accordi sulle costruzioni previste dal Patto di Stabilità, per la marina militare”. Rimangono aperte le perplessità della quotazione in borsa anche per il militare, considerato che è lo Stato italiano, il principale committente delle navi.