Borzonasca. Rilancio delle aree interne con un occhio di riguardo a quelle montane. Se ne discute domani a Borzonasca, nelle sede dell’Ente Parco Aveto, con relatore, il promotore di tale progetto, il professor Fabrizio Barca, già Ministro per la Coesione Territoriale del Governo Monti e attualmente Direttore Generale presso il Ministero dell’Economia, che da tempo si occupa di un progetto di sviluppo a livello nazionale che tenga conto delle grandi potenzialità delle aree di montagna o comunque distanti dai centri principali delle industrie e dei commerci, ma meritevoli di uguale rilancio e valorizzazione, anche come luoghi ideali da dove far ripartire l’economia del Paese, la sua vivibilità e sostenibilità ambientale. 

Un territorio variegato quello che visiterà domani, formato dai Comuni delle valli Aveto, Graveglia e Sturla e dal Parco regionale dell’Aveto. I temi individuati su cui lavorare sono i servizi di base, senza i quali è impossibile la sopravvivenza di comunità autonome e in grado di mantenersi sul territorio: la salute, la scuola e la mobilità. Per ciascuno di questi aspetti, anche con l’ausilio delle aziende competenti per sanità e trasporti e delle direzioni scolastiche, si sono concordati interventi rapidi, concreti ed efficaci nella speranza che vengano inseriti nel progetto nazionale e che il nostro comprensorio possa costituire l’area campione su cui testare queste nuove politiche, spiegano dall'Ente Parco. Un quarto tema, è legato piuttosto all’attrattività dei territori sia per viverci, sia quale destinazione per un turismo durevole e sostenibile, fattore decisivo per l’economia rurale accanto al mantenimento delle produzioni agro-zootecniche ed artigianali della tradizione. Negli anni il territorio si è strutturato per valorizzare turisticamente al meglio le risorse ambientali anche grazie all’istituzione degli Enti Parco. E in particolare il Parco ha concentrato impegno e risorse per riorganizzare la rete di percorsi escursionistici, ippovie e mountain-bike, costruire una rete di sette rifugi, raggiungibili con percorsi facili e relativamente brevi, particolarmente adatti alle famiglie, sviluppato il tema della biodiversità non solo quale valore da tutelare ma come punto di forza attrattiva del territorio in chiave turistica. A Santo Stefano d’Aveto sono stati rimodernati ed ampliati gli impianti di risalita per la pratica degli sport invernali ma anche per la fruizione estiva da parte di escursionisti e biker.