Roma. Intera giornata di lavoro per i delegati della Fiom ligure per quanto riguarda la Fincantieri, con rappresentanza delle Rsu di Riva Trigoso, Muggiano, Sestri Ponente e sede di Genova. I lavori sono stati aperti dalla relazione del segretario nazionale della cantieristica Alessandro Pagano che ha toccato i temi principali ovvero la privatizzazione della Fincantieri con il suo ingresso in borsa, gli accordi sulla flessibilità interna e sulle commesse future alla luce degli impegni presi dal Governo con il patto di stabilità che prevede la costruzione di 25 nuove navi per la Marina Militare Italiana.

“I temi in discussione sono delicati dal punto di vista societario”, spiega Sergio Ghio segretario per il Comprensorio del Tigullio della Fiom-Cgil, “perchè quando si parla di privatizzazione di Fincantieri occorre tenere presente che il settore militare deve rimanere pubblico per ovvi motivi visto che a pagare le navi è lo stato italiano almeno per l'80% delle commesse. Le scelte interessano circa 2500 lavoratori per la nostra regione oltre che per altri 1500 lavoratori di ditte esterne e proprio su queste ultime bisogna tenere alta l'attenzione sia in termini di sicurezza negli ambienti di lavoro che di garanzie salariali per gli stessi lavoratori molti dei quali stranieri con difficoltà di capire o parlare con i colleghi italiani”.