Chiavari. Introduzione abusiva al sistema informatico, punibile da uno a cinque anni di carcere. Una nuova denuncia per Rosario Puglisi, 54 anni, funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Genova, arrestato per concussione dai Carabinieri di Chiavari, dopo che aveva chiesto la mazzetta all’imprenditore Piero Lugano. Il 13 gennaio i militari dopo l’arresto hanno perquisito la sua abitazione ed hanno trovato dei documenti, sequestrati. Si tratta di informazioni prelevate dalla banca dati dell’Agenzia, è emerso il nome di una commerciante di Lavagna e Chiavari. 

I Carabinieri l’hanno subito sentita ma ha spiegato loro di non essere mai stata contattata e di non avere mai ricevuto richieste di soldi. Gli accertamenti proseguono d’intesa con la Procura della Repubblica per stabilire se il funzionario fosse titolato ad accedere alla banca dati, e soprattutto cosa avrebbe fatto delle informazioni contenute nel computer, e ancora, da quanto tempo aveva iniziato ed entrare nella banca dati e perché. I Carabinieri hanno altresì perquisito il suo ufficio, martedì scorso, e posto sotto sequestro il pc. Il Magistrato oggi o domani lo interrogherà. L’Agenzia delle Entrate di Genova critica pesantemente l’operato del funzionario e ricorrerà agli opportuni provvedimenti. Ricordiamo che l’imprenditore Lugano, dopo essere stato contattato dal funzionario, che gli aveva chiesto soldi e in cambio avrebbe evitato controlli fiscali alla sua azienda, si è subito rivolto ai Carabinieri, così d’intesa con i militari, ha finto di accettare di pagare e all’uscita dal suo negozio lunedì sera, è stato beccato con ottomila euro, ed arrestato. I Carabinieri di Chiavari si appellano ai cittadini, se altri imprenditori o commercianti fossero stati avvicinati dall’uomo, devono sporgere denuncia.