In realtà, non c’è ancora certezza, perché il testo completo della Legge di Stabilità verrà presentato soltanto nei prossimi giorni e, per ora, è nota la bozza diffusa dal Governo, che parla, soprattutto, delle tasse e che, pertanto, non contiene riferimenti certi alle spese militari. Tuttavia, oggi sugli organi di informazione web circolano notizie

, ispirate, soprattutto, all’indiscrezione pubblicata sul proprio sito dal Fatto Quotidiano. Il testo completo della Legge di Stabilità, in base a quanto si afferma, prevederebbe 340 milioni di euro per costruire, nei prossimi 15 anni, nuove navi militari. In particolare, 80 milioni dall’anno prossimo, 120 dal 2015 e 140 dal 2016 Lo stanziamento non sarebbe nei capitoli della Difesa ma in quelli dello Sviluppo economico, come misure a tutela dei cantieri italiani. E’ citato anche un frammento del testo, che dice che l’investimento sarebbe deciso “al fine di assicurare il mantenimento di adeguate capacità nel settore marittimo a tutela degli interessi della sicurezza nazionale”. Chi riporta la notizia, lo fa, essenzialmente, per criticare il rinnovo di spese militari in un momento di tagli generalizzati. Da queste parti, però, sembra proprio quello che lavoratori e sindacati volevano sentirsi dire, a fronte delle preoccupazioni per il lavoro allo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, che l’anno prossimo dovrebbe patire il rallentamento della produzione delle Fremm. Se ne è parlato ancora ieri, nell’incontro in Regione con il presidente Burlando. Adesso, sembra che si tratti di realizzare nuovi pattugliatori d’altura, di stazza tra 3.500 e 4.400 tonnellate di stazza. Come si suol dire, magari non in ambito militare, se son rose fioriranno.