Anche il quarto tentativo è andato a vuoto, malgrado, sulla base della famosa e contestata nuova perizia, questa volta la Colonia Fara fosse in vendita con una base di 7.450.000 euro. Il termine per presentare offerte scadeva oggi alle 12

, senza che all’ufficio protocollo di Chiavari ne siano state depositate. Pertanto, domani non ci sarà un’asta per la vendita dell’immobile del Comune di Chiavari. Anche con il ribasso, tanto contestato dalle minoranze, lo scenario è rimasto lo stesso delle precedenti tre aste bandite dall’amministrazione Levaggi. “Adesso, possiamo procedere con trattativa privata – dice il sindaco – ma noi andremo avanti con un ribasso del 10% della base e con tutte le modalità della gara pubblica, rendendo noto il nuovo bando in tutti i modi”. SI scende, quindi, adesso, a 6.705.000 euro, lontanissimi da quei 17 milioni che erano stati promessi, ma mai versati, dalla Centro Arte srl nel luglio 2008, più vicini ai 5 milioni circa che un privato imprenditore aveva recapitato, come offerta, in comune, prima dell’estate, al di fuori delle procedure seguite dall’amministrazione. Adesso, l’agenda politica prevede riunione dei capigruppo, domattina, a Palazzo Bianco, e venerdì prossimo il consiglio comunale: quella naufragato lunedì scorso e che prevederà, all’ordine del giorno, anche la mozione delle minoranze che chiedono di interrompere questa corsa al ribasso della base d’asta, preannunciando anche un eventuale ricorso alla Corte dei Conti. Ad una seduta già caldissima dovrebbe anche aggiungersi la mozione di sfiducia verso il presidente del consiglio comunale, Giovanni Giardini.