Il margine di incertezza, adesso, non sta nella volontà politica, perché, ieri, la Regione ha concesso quello che, sino a qui, aveva negato, ovvero che sia Filse, la sua società finanziaria, a ripianare, temporaneamente, con un prestito, i 4 milioni e mezzo del buco di bilancio di Atp

, quello che, altrimenti, determinerebbe, a fine mese, la procedura di fallimento. La differenza, rispetto alla analoga richiesta fatta da tempo dai sindacati, è che, a garanzia, la Provincia non mette i crediti vantati nei confronti dello Stato, ma il palazzo di corso Assarotti che ospita l’ufficio scolastico regionale. A fronte di questo, occorre un avvallo dalla Corte dei Conti e ciò rappresenta il margine di incertezza ancora aperto sull’operazione, che dovrebbe essere chiarito entro giovedì 26, data del nuovo incontro tra le parti. Senza la ratifica della Corte dei Conti, evitare un concordato fallimentare sarebbe impossibile, con tutte le conseguenze del caso per gli utenti del trasporto pubblico locale e le 500 famiglie dei lavoratori Atp.