Sestri Levante. Torna d’attualità il tema del bivacco di Punta Manara, una sorta di casermetta che era stata costruita dai tedeschi come fortezza nell’ultima guerra e poi ristrutturata dalla Comunità Montana negli anni Novanta. C’è chi dice che sono stati gettati via 140 milioni di lire e chi sostiene che nessuno è mai stato all’altezza di valorizzare questa struttura e ancora, chi pensa che sia un grande business. Certo è che dopo le Cinque Terre ed il monte di Portofino, il sentiero di Punta Manara tra Sestri Levante e Riva Trigoso, è il più frequentato durante tutto l’arco dell’anno.

Dunque il percorso più importante anche per lo splendido scenario, si sale dal carruggio sestrese, si domina sul Tigullio, si passa in una delle poche sugherete liguri, si giunge alla sommità di Caput Sirthanorum, vecchio nome di Punta Manara, dal quale nel mese di ottobre con il vento di tramontana è possibile vedere la Corsica, e infine la discesa verso la baia di Riva Trigoso con lo sguardo che arriva fino a Punta Mesco e le Cinque Terre. Il bivacco deve essere sfruttato maggiormente ed a tal proposito il bando che ha fatto il Comune per la sua gestione va proprio in questa direzione. Offre una disponibilità di 20 posti letto, per l’energia basta un piccolo gruppo elettrogeno ed a fianco c’è un pozzo con una riserva naturale di acqua.