La situazione è, probabilmente, peggiore di quanto gli stessi sindacati si aspettassero. In Regione, si è svolto questo pomeriggio l’incontro tra i rappresentanti dei lavoratori, la dirigenza dell’Atp, gli assessori regionali ai trasporti, Enrico Vesco, e al bilancio, Sergio Rossetti, i sindaci azionisti, il commissario della Provincia, Piero Fossati, principale azionista dell’azienda di trasporto pubblico locale

. Quest’ultimo ha ribadito la necessità di far entrare un socio privato, che ricapitalizzi le casse aziendali, il cui buco è allo sprofondo. Ma, secondo quanto detto dai dirigenti, sembrano non esserci neppure i tempi per questa operazione, perché, riferiscono fonti sindacali, mentre l’incontro si sta concludendo, proprio i dirigenti dicono che, in questa situazione, a metà settembre si dovranno portare i libri in Tribunale, perché di risorse non ce ne saranno più. Il tutto, mentre la Provincia vanta crediti per 32 milioni di euro dallo Stato e mentre il consiglio regionale di oggi, su proposta dei consiglieri del Tigullio, primo firmatario Gino Garibaldi, ha votato all’unanimità che Filse, la finanziaria della Regione, copra i due milioni di buco attuale, in attesa che la Provincia rientri dei propri crediti. Nella riunione, si è detto che l’ipotesi non è percorribile, perché la società non ha un suo patrimonio. Eppure, dalla politica siamo abituati a vedere operazioni anche più ardite e complicate, quando vi è la volontà di attuarle. Questa volta, la volontà di salvare Atp sembra mancare.