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I danni continuano. I tempi per riaprire il Golfo di Rapallo alla balneazione non sono immediati e ormai, con oggi, i giorni senza tuffi, nel cuore della bella stagione, sono diventati quattro
. Idrotigullio, gestore della rete idrica e fognaria, fa sapere, con una nota, che “su richiesta di Arpal, da ieri sta monitorando costantemente le acque della zona interessata ed i risultati verranno comunicati al Comune di Rapallo nei tempi richiesti”. Insomma, i risultati ufficiali non sono formulati oggi ma potrebbero arrivare domani, sbloccando la balneabilità per giovedì mattina. Una previsione o un auspicio, per la gente di Rapallo e per gli operatori balneari cittadini, che, oggi, hanno fatto effettuare da un laboratorio privato analisi proprie, i cui risultati potrebbero, anch’essi, arrivare domani: non saranno quelli a far fede, ma potrebbero servire a lenire il danno di immagine, se saranno, come ci si attende, di esito buono. Qualcuno, oggi, si è attrezzato, portando i clienti a fare il bagno al largo con le imbarcazioni: è il caso dei Bagni Porticciolo, ultimo stabilimento coinvolto nel novero di quelli dove i tuffi sono vietati. Il presidente dell’associazione balneari di Rapallo, Alessandro Cuore, conferma la volontà di passare alle vie legali nei confronti di Idrotigullio: “Per ora, abbiamo inviato la raccomandata di avviso, sia al gestore, sia in Comune, che, pure, è parte lesa, come noi. Vedremo se ci sarà modo per procedere oltre”, dice, aggiungendo: “Non è possibile che, ormai da dieci anni, sistematicamente, in estate, si verifichino uno o due episodi di questo tipo”. Il gestore si giustifica, sul fatto di sabato mattina, ovvero il guasto che ha bloccato il motore elettrico di uno dei rotostacci, le macchine che, nell’impianto di trattamento di via Betti, separano la materia solida da quella liquida. “L’impianto è tornato da subito, regolarmente, a funzionare, dopo l’intervento della squadra tecnica”, dice la nota diffusa dall’azienda. Tra le lagnanze del Comune di Rapallo, per il momento ancora ufficiosa, vi è, però, quella che l’intervento è stato effettuato un’ora dopo che il guasto era stato segnalato, peraltro sempre dagli operai del Comune, che avevano visto allagato il magazzino prossimo all’impianto.
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