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"Uomini e Città": decisione obbligata per il sindaco PDF Stampa E-mail
Martedì 11 Giugno 2013 11:26

Chiavari. “Una decisione obbligata perché se in campagna elettorale dichiari di non volere nel tuo gruppo persone indagate, è la strada coerente da intraprendere, però adesso ci vuole maggiore trasparenza”. Così Valeria Leoni, capogruppo di Uomini e Città, sulla scelta annunciata ieri attraverso un comunicato, dal sindaco Levaggi, che ha “licenziato l’assessore e vice sindaco Pierluigi Piombo e l’assessore Fiammetta Maggio, dando corso ad un vero e proprio terremoto politico a Palazzo Bianco. 

Leoni ricorda che ogni volta che chiede una documentazione, aspetta anche oltre i 20 giorni come da regolamento e sulla Maggio, rivendica quelli che per il consigliere di opposizione sono fatti gravi riferendosi ad esempio alla vendita delle case delle aree comunali, senza specificarne metrature e chi ha eseguito le perizie, “poi la speculazione dell’area delle Clarisse portata avanti”, prosegue, “nonostante il piano regolatore ancora vigente, i tagli al sociale e soprattutto”, chiude Leoni, “l’avere tolto la figura dello psicologo per la valutazione dei minori affidati ai servizi sociali, dal tribunale. Intanto per il caso Piombo, ieri sera è arrivato il commento dei consiglieri del suo gruppo, “Chiavari nel Cuore”, Monica Merciari, Nicola Orecchia, e dell’assessore Sandro Garibaldi, nominato ieri vice sindaco da Levaggi. Attraverso un comunicato hanno espresso dispiacere per l’evoluzione della vicenda politica. Al tempo stesso vogliono precisare quanto accaduto nella riunione del gruppo tenutasi venerdì sera scorso, proprio per decidere quale posizione prendere in merito alla vicenda dell’hotel Santa Maria. “In quella sede”, dicono, “abbiamo suggerito una soluzione intermedia che vedesse l’assessore rimettere provvisoriamente nelle mani del sindaco le sole deleghe dell’urbanistica e dell’edilizia privata, in attesa della fine delle indagini preliminari in corso da parte della magistratura, ciò al fine di scongiurare una soluzione più drastica come quella attuata ieri da parte di Levaggi. A fronte del fermo rifiuto alla nostra proposta da parte di Piombo, del consigliere Emilio Cervini e del coordinatore Gianluca Ratto, abbiamo anticipato che nel caso di mancata restituzione delle deleghe, non avremmo avuto intenzione di uscire dalla maggioranza.” Merciari, Orecchia e Garibaldi, dicono ancora di avere assunto questa scelta non tanto perché nutrono dubbi sull’operato dell’assessore Piombo ma piuttosto perché ritengono, riportano ancora della nota diffusa, “prioritario portare avanti il programma elettorale per cui i chiavaresi ci hanno votato”.

Ultimo aggiornamento Martedì 11 Giugno 2013 11:28
 

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