Si aspettavano i primi due verdetti ma ci si è fermati alle richieste del procuratore, Francesco Cozzi, in veste di pm. Questo, oggi, nel Tribunale di Chiavari, nel processo riguardante l’attentato all’auto di un agente di polizia, avvenuto il primo novembre 2011 a Casarza Ligure

. Il capo di imputazione è la detenzione di esplosivo ai fini di innescare paura e il Giudice per l’udienza preliminare, Lorenzo Fabris, darà la sua sentenza al 5 luglio. Vediamo, però, le richieste, che sono analoghe. Il pm chiede, infatti, 4 anni e 8 mesi per Andrea Berardi, sestrese di 53 anni, difeso dall’avvocato Eva Pastene, considerato esecutore materiale dell’attentato, ma beneficiato dalla Procura delle attenuanti generiche, forse perché ha collaborato in fase di indagine. 4 anni e 8 mesi sono la richiesta anche per Alessandro Grondona, 36 anni, di Rapallo, che non sarebbe proprio andato a Casarza quella notte ma avrebbe fornito a Berardi l’esplosivo per confezionare l’ordigno. Per lui, difeso da Alessandro Vaccaro, non sono state previste contemplate attenuanti. Per Giuseppe Zambito, 67 anni, di Sestri, accusato di essere il mandante dell’attentato, che nega tutto e non ha voluto il rito abbreviato, la richiesta è il rinvio a giudizio per processo ordinario. Si attendono tra un mese almeno le decisioni del giudice.