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Tanto Tigullio al funerale di San Lorenzo PDF Stampa E-mail
Mercoledì 15 Maggio 2013 17:38

Sono a mezz’asta, le bandiere degli edifici pubblici. E’ il segno del lutto, nella giornata in cui si è svolto il funerale delle otto vittime del Molo Giano ripescate dal mare del porto di Genova, con ricordo anche della nona, Gianni Jacoviello

, le cui ricerche proseguono senza sosta. Bandiera a mezz’asta, come sulla facciata di Palazzo Franzoni, e vessilli, qua e là, listati a lutto, come per la Croce verde, nella sede di Lavagna. Davanti alla cattedrale di San Lorenzo, ben visibili, questo pomeriggio, affiancati dai vigili in alta uniforme, erano i gonfaloni dei Comuni di Rapallo, in onore di Daniele Fratantonio, Lavagna, in onore dell’ex comandante del porto Marco De Candussio, e Santa Margherita, dove ha la sede centrale, per il Tigullio, la Capitaneria di Porto: Fratantonio aveva iniziato proprio qui il suo impegno nel corpo, De Candussio era dipendente da Santa Margherita negli anni di Lavagna. Oltre ai gonfaloni, visibilmente schierati davanti ai carri funebri, erano presenti i sindaci dei rispettivi Comuni. Molto Tigullio, comunque, era in cattedrale. A portare la bara di De Candussio, tra gli altri, l’attuale comandante della Capitaneria di Riva, Francesco Colella, e Tommaso D’Auria, futuro comandante al porto di Chiavari. A scandire i nomi delle vittime è stato il chiavarese monsignor De Negri, cappellano della Guardia di Finanza. Confermate, poi, le alte presenze istituzionali, e su tutte quella del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che, prima dell’inizio della funzione, ha incontrato nella sagrestia della cattedrale genovese i parenti delle vittime. Presenti anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ed il ministro della difesa, Mario Mauro. A Rapallo, chiaramente, il momento straziante proseguirà anche domani, perché è tutta la città a voler dare l’ultimo saluto a Daniele Fratantonio, la cui salma giungerà nell’Oratorio dei Bianchi attorno alle 8.30 di domani mattina, per poi raggiungere, due ore dopo, seguita da corteo, la Basilica dei Santi Gervasio e Protasio, per il secondo funerale, quello non di Stato, quello, se si vuole, intimo, celebrato dal vescovo di Chiavari, Monsignor Alberto Tanasini. Anche il sindaco, Giorgio Costa, nell’occasione, pronuncerà un proprio breve saluto a nome della città. Oggi, il cardinale Angelo Bagnasco ha cercato di portare parole di fede e conforto, dicendo che “La croce di Cristo è un varco attraverso cui l’uomo sale a Dio” e invitando a fare del tragico fatto una testimonianza della “capacità di Genova di far cresce tessuto umano, sociale e operativo”. E’ stato anche letto un telegramma di Papa Francesco, che diceva di esprimere “profonda partecipazione al dolore della città” ed assicurare “fervide preghiere”, affidando i cari alla Madonna della Guardia.    

Ultimo aggiornamento Mercoledì 15 Maggio 2013 17:40
 

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