La previsione, formulata dal vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, Carlo Gandolfo, è di due anni e quindi non di tempi immediati. Fondamentale, peraltro, è che non intervengano intoppi nel percorso per arrivare al rifacimento della piscina di Punta Sant’Anna.

Nel frattempo, la commissione consiliare formata da tutti i gruppi, di maggioranza e di minoranza, che si trovano nel Comune di Recco, ha definito nel dettaglio una bozza di accordo di programma per la ricostruzione della piscina, obiettivo inseguito da anni, in base al quale la Pro Recco tornerebbe a giocare nella propria città. Sino a qui, l’accordo era che la società San Rocco, di proprietà di Gabriele Volpi, realizzasse una nuova piscina, insieme al palazzetto dello sport e a costruzioni private, nell’area ex IMl, vicino all’autostrada: “Si deve andare a stralciare un impianto da quell’area per realizzarlo a mare – spiega Gandolfo, che presiedeva la commissione – e questo è l’aspetto fondamentale. La bozza finale dell’accordo di programma, allora, è stata inviata, questa mattina, alla Pro Recco”. In caso di accordo tra le due parti, si procederà con Regione, Provincia, Corte dei Conti e Demanio Marittimo. A seguire, alla Pro Recco toccherà presentare il progetto, alla società di Volpi realizzarlo. A quel punto, si avrà una piscina scoperta e senza parcheggi, a differenza di quanto era progettato nell’IML, ed allora si dovranno rivedere, per bilanciare, le previsioni di quel progetto, a fronte del minore impegno dei privati.