Il dato non è preciso, ma la Cgil garantisce che, anche nel Tigullio, sono diverse centinaia i lavoratori, di ogni settore, che beneficiano di cassa integrazione in deroga o di mobilità, con il numero in vertiginoso aumento nei primi mesi del 2013. Tutte queste persone, adesso, rischiano di precipitare a reddito zero, visto che non vi è certezza di rifinanziamento per le casse statali

, in attesa che il governo rimasto in carica stanzi i fondi. In questo quadro, la Cgil Tigullio chiama a raccolta tutti per la partecipazione alla manifestazione prevista martedì prossimo a Roma, davanti a Montecitorio, per chiedere lo sblocco dei fondi. Per prenotarsi, occorre chiamare le sedi del sindacato. Nel frattempo, il responsabile locale del sindacato, Marco Roverano, indica nuovi aspetti della crisi perdurante: “In molti casi – dice – si sono ormai consolidati i ritardi nei pagamenti degli stipendi rispetto alla normale scadenza, e talvolta i lavoratori preferiscono dimettersi per ricevere il sussidio di disoccupazione, piuttosto che aspettare uno stipendio che non arriva mai”. Per quanto riguarda, invece, le aziende che hanno lavoro e ordini, dice ancora Roverano, “la mancanza di liquidità e l’assenza di sostegno dalle banche crea un corto circuito esplosivo”. Nel frattempo, l’altro giorno, in Regione, è stato trovato un accordo sugli ammortizzatori, ma per applicarlo servono, appunto, le risorse, e così il sindacato si appella anche ai 33 sindaci di Tigullio e Golfo Paradiso, chiedendo di prendere posizione e dare voce alla battaglia per il loro finanziamento.