Chiavari. Si innamora di un giovane ecuadoregno e decide di fuggire con lui, alla fine viene riportata a casa dalla famiglia, che nel frattempo aveva sporto denuncia di scomparsa alla polizia e che adesso non vuole che la figlia di soli 17 anni, frequenti il ragazzo poco più grande di lei, poiché appartenente ad una banda dei Latin King. 

I genitori, padre italiano e madre straniera, si sono rivolti al commissariato di Chiavari e riportarla a casa non è stato semplice. Il padre ed il fratello hanno contattato il giovane telefonicamente e dopo accesi diverbi, sono riusciti a darsi appuntamento per riprendere la ragazzina. Lo straniero però all’incontro, approfittando di un momento durante il quale il genitore si è allontanato, si è scagliato contro il fratello della fidanzatina, anch’egli minorenne, ed insieme ad un altro coetaneo del suo gruppo, lo hanno picchiato. Fortunatamente le sue condizioni no sono gravi; alla fine la giovane innamorata è stata riportata a casa e gli uomini del commissariato diretti dal vice questore Giampiero Bove, hanno identificato e denunciato i due aggressori. Ma la polizia la notte scorsa è stata impegnata anche su un altro fronte. Un’attività commerciale di Lavagna è stata presa nuovamente di mira: si tratta del negozio della Apple di via Moggia. Ignoti hanno spaccato la vetrina e una volta all’interno hanno rubato due computer, un I Pad, una tastiera ed un mouse, per il valore complessivo di circa cinquemila euro, poi si sono dati alla fuga. L’allarme è scattato intorno alle 3.30 e sono subito arrivati gli uomini del commissariato chiavarese. Come detto non è la prima volta che ignoti prendono di mira questo esercizio commerciale, in una zona defilata della città, da dove è possibile fuggire spostandosi nella prima collina o prendendo la vicina autostrada. La polizia è al lavoro per risalire ai malviventi e sta visionando i filmati delle telecamere che sono presenti nel negozio. Infine una denuncia per furto è scattata per merce non pagata in un’altra attività di Chiavari, in corso Dante: una signora ucraina di 56 anni, accompagnata da un uomo, ha preso da un negozio gestito da una cittadina cinese, delle cuffie per cellulare, pagate regolarmente, ma la titolare si è insospettita e visionate le immagini dell’impianto di videosorveglianza ha notato che la donna aveva nascosto due confezioni di profumo, tre paia di mutande e un copri water in stoffa. A quel punto la cinese si è precipitata fuori dal negozio con la bimba di soli sei anni e ha chiesto il pagamento di tutta la merce. La ladra però, che è risultata in stato di ebbrezza alcolica, cercando di divincolarsi ha colpito involontariamente con un calcio la bimba, che per fortuna non si è fatta male. Gli agenti l’anno comunque segnalata oltre che per furto, per percosse ed ubriachezza.