E’ una banda attivissima nell’ambito dei furti, quella sgominata dai carabinieri della compagnia di Chiavari. Furti quotidiani, perpetrati nell’Alessandrino, a Genova, probabilmente anche nel Tigullio, visto che i fermati,

 nelle intercettazioni telefoniche, fanno riferimento a Chiavari, Lavagna, Cavi. Tutto muove da una rapina avvenuta il 6 febbraio scorso a Propata, sul Lago del Brugneto, all’interno dell’albergo ristorante da Berto, dove si sono introdotti due uomini: uno si è fermato al primo piano, l’altro, al secondo, armato di cutter ha minacciato una anziana di 80 anni ed un disabile di 41, portando via loro catenina d’oro e cellulare, e poi 1.500 euro in contanti, schede telefoniche e altro materiale. Da qui, sono partite le indagini dei militari del nucleo radiomobile, coordinati dal tenente Gabriele Fabian. Primi sospetti, un rumeno dell’’82 che, prima di venire licenziato, aveva lavorato per 7 anni proprio in quel locale, come inserviente. Si indaga su di lui, saltano fuori altri due connazionali, del ’75 e del’92, li si segue attraverso i movimenti dei cellulari e intercettando le loro chiamate. La ricostruzione, alla fine, è questa: il più giovane è quello che ha rapinato disabile e anziana, l’ex dipendente è quello che si è fermato al primo piano, il più vecchio è il capo, che porta gli altri in giro con la propria Fiat Panda. Lo fa quotidianamente, perché ogni giorno, questi, si introducevano in qualche appartamento: dalle perquisizioni nella casa dormitorio dove erano domiciliati sono saltati fuori pc, telefonini, contanti, gioielli. I tre si trovano tutti a Marassi, in stato di fermo, disposto dalla Procura di Genova, in attesa della convalida dell’arresto. L’inchiesta prosegue, perché il giro della banda dovrebbe essere più ampio e coinvolgere altre persone.