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Arriva il sereno nelle maggioranze di Chiavari e Rapallo PDF Stampa E-mail
Martedì 05 Marzo 2013 09:49

E' probabile immaginare che Giovanni Giardini non ripeterà più le critiche sulla trasparenza dell'amministrazione in alcune fasi della operazione Lames e che, dall'altra parte, coloro che non ne avevano digerito l'uscita, in particolare i membri di “Chiavari nel cuore”, smettano di chiederne le dimissioni,

preso atto, del resto, che lui non vuole rassegnarle e che non ci sono ragioni di natura istituzionale che reggerebbero la destituzione. E' probabile immaginare che, su questa base, in maniera, magari, un po' forzata, torni la pace, all'interno della maggioranza e per questo di tre capigruppo, Alex Molinari (Pdl), Emilio Cervini (Chiavari nel cuore) e Roberto Devoto (Chiavari Domani) firmano un comunicato che definiscono “redatto con senso di responsabilità e mosso ad ottenere la massima chiarezza e trasparenza”, nel quale dicono “la maggioranza riconferma la più completa fiducia nel sindaco Levaggi, in tutti gli assessori” ma anche “nel presidente del consiglio comunale”, del quale, ancora domenica, una parte della maggioranza chiedeva ancora le dimissioni. Sul contenuto dell'accordo, però, “chiarezza e trasparenza” latitano, perché il testo diffuso dai tre si dedica subito ad attaccare l'opposizione “agostiniana”, tracciando una linea di diversità dalla precedente amministrazione: “Una certa parte dell’opposizione non ha perso occasione per lamentare la scarsa trasparenza di comportamenti ed atti dell’attuale amministrazione – dicono i tre -. Una richiesta strumentale, che proviene da coloro che per anni hanno collaborato e condiviso l’opera dell’ex sindaco Agostino, condannato in via definitiva a sei anni di carcere dalla Corte di Cassazione per tentata concussione”.

Da tempo le polemiche all'interno della maggioranza di Rapallo erano sopite ed anche il presidente del consiglio comunale, Armando Ezio Capurro, non levava voci critiche verso il sindaco Costa e la sua giunta. Secondo le voci ricorrenti all'interno della politica rapallese, però, le dimissioni di Gloria Barbetta, giunte sabato scorso come un fulmine a ciel sereno, hanno l'effetto pratico di blindare il primo cittadino. La dimissionaria, infatti, dopo essere stata eletta nelle fila dell'Idv, aveva lasciato sia il partito dipietrista sia, soprattutto, la maggioranza, aggiungendo il proprio voto a quelli dei sei di opposizione. Al suo posto, primo dei non eletti, entra Cristiano Bavestrello, attualmente occupato con un incarico temporaneo nello staff del sindaco per una revisione generale delle spese dell'ente pubblico, lavoro che proseguirà da consigliere comunale, ruolo nel quale dovrebbe insidiarsi sabato 16, alla prossima riunione. Bavestrello sembra garantire la fedeltà al sindaco, riportando il rapporto tra i voti di maggioranza e quelli di minoranza all'11-6. Si dice, però, anche, che, senza Barbetta, Costa sia al riparo anche dalle uscite dall'aula o dalle assenze di Capurro, che in un paio di occasioni hanno condizionato i lavori del consiglio durante i primi mesi, perché solo un altro consigliere di maggioranza sarebbe disposto a seguire il presidente dell'assemblea in tutte le scelte e quindi, comunque, la giunta potrebbe contare sempre su nove voti favorevoli. Nelle prossime settimane si vedrà se, con la modifica dei rapporti di forza, Costa deciderà anche alcune modifiche alla squadra di giunta, che, da sempre, si dice vada rafforzata per far cedere al sindaco alcune delle deleghe pesanti che gli erano rimaste in capo dopo il mancato accordo post elettorale con Capurro.

 

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