Con la neve ed una situazione climatica da allerta meteo, il diritto di voto si esercita, evidentemente, con qualche difficoltà. In montagna, sebbene esaurita la autentica bufera di sabato sera, alcune frazioni hanno avuto difficoltà nelle proprie strade.

E' accaduto a Gavadi e Villaneri, frazioni di Santo Stefano, ma anche, a quote ben più basse, a Costa di Romaggi, Comune di San Colombano, in Val Fontanabuona. In tutti i casi, prima o poi, gli spazzaneve sono passati e “tutta la viabilità pubblica è rimasta transitabile”, come sttolineava, ieri, per la Val Graveglia, il sindaco di Ne, Cesare Pesce. La neve, ancora ieri, è caduta, anche se non copiosa, ed ha creato nuovi problemi. A Barbagelata di Lorsica, dove, ieri sera, avevano votato 12 persone, gli scrutatori hanno dormito nel rifugio presente in paese, in modo da non mancare l'appuntamento con la riapertura delle urne alle 7 di stamattina. Non a caso, il Comune di Lorsica, con l'affluenza del 43,9%, scende di 13 punti rispetto al 2008, ma altri Comuni con seggi e frazioni in quota registrano performance simili: -11% a Moconesi, - 10% a Castiglione -7% a Borzonasca, -6% a Neirone e San Colombano le performance peggiori, sebbene anche Camogli faccia -10 e Carasco -7. I record, poi, sono in Val d'Aveto, con una striminzita affluenza del 27% a Rezzoaglio, malgrado il sindaco, Roberto Fontana, riferisca che ieri, comunque, la viabilità comunale era transitabile e l'accesso al seggio sicuro, malgrado la strada in discesa. Evidentemente, però, anche la necessità di catene o pneumatici da neve o il semplice freddo possono fare da deterrente, specie per gli anziani, senza contare che in Val d'Aveto molti residenti sono, poi, domiciliati, altrove, e le condizioni non invogliavano a tornare a casa per il voto.