Anche nell’entroterra è stato individuato un centro massaggi cinese a luci rosse. Al termine dell’indagine, nata da numerose segnalazioni, i carabinieri della stazione di Cicagna, dipendenti dalla compagnia di Chiavari, hanno fatto irruzione in un appartamento di Monleone

e dato corso ai provvedimenti a carico di due persone, entrambe cinesi. Si tratta di un uomo di 44 anni, residente a Carasco, che, a quanto sembra, aveva affittato l’appartamento e ci portava pure alcuni clienti in macchina, e di una donna di 48, che, di fatto, gestiva il giro di avventori, ovviamente tutti uomini. Entrambi sono accusati di favoreggiamento della prostituzione. Soltanto segnalata, in quanto irregolare in Italia, la ventenne, anch’ella cinese, che lavorava all’interno dell’appartamento, con prestazioni, come chiarito dalle testimonianze, non limitate ai massaggi.

Dall’entroterra alla costa. A Zoagli, infatti, i carabinieri, sempre dipendenti dalla compagnia di Chiavari, hanno effettuato altri controlli, stavolta per contrastare i fenomeni di lavoro nero e sfruttamento del lavoro minorile nei cantieri edili. In un cantiere della cittadina sono stati identificati ben otto operai impiegati irregolarmente. Al titolare della ditta, 63 anni, è stata contestata la violazione delle norme in materia, con sanzione amministrativa di 20.240 euro.