Meno giudici in pianta organica a Genova, tempi, presumibilmente, sempre più lunghi per portare avanti le varie cause legali. Nella tortuosa strada della riforma della giustizia che ha decretato la chiusura, tra gli altri, del Tribunale di Chiavari, la novità di oggi è la definizione delle piante organiche dei fori che accorpano.

 Genova, pur inglobando Chiavari, non incrementa la propria forza lavoro con i magistrati del Tigullio. Al contrario, per quanto riguarda i giudici, passa da 92 ad 85 unità. Discorso simile per gli altri cinque coinvolti nel comitato “6 da salvare”: Torino, che accorpa tra gli altri Pinerolo, avrà una pianta organica di 152 unità perdendone 20 unità, Castrovillari che accorpa Rossano avrà 24 giudici perdendone 4, Foggia che accorpa Lucera e Udine che prende Tolmezzo mantengono la pianta organica attuale. Intanto, dopodomani il comitato rilancia la propria battaglia. Dopo il super incontro organizzato a Chiavari il 13 ottobre e quello, successivo, a Pinerolo, sabato, infatti, sarà la volta di una manifestazione pubblica a Lucera, in provincia di Foggia, dove sono invitati i candidati dei territori interessati che puntano ad essere nel prossimo Parlamento. Infatti, adesso, l’obiettivo è indurre chi sarà a Roma a cancellare il provvedimento di chiusura, almeno per i sei Tribunali che la commissione giustizia della Camera voleva tenere aperti. Altrimenti, la fine dell’attività giudiziaria a Chiavari sarà abbastanza prossima: il provvedimento prevede la chiusura, infatti, da settembre, con prime udienze a Genova il 13 di quel mese. Già da novanta giorni prima, e quindi tra pochi mesi, sarà necessario calendarizzare i procedimenti nel capoluogo. A meno che non arrivi qualche svolta dal nuovo Parlamento. Con questo obiettivo, saranno a Lucera, sabato, il presidente del comitato chiavarese “Salva il tuo Tribunale”, Gabriele Trossarello, Nicola Orecchia in rappresentanza del Comune di Chiavari e Davide Devoti per l’Ordine degli avvocati.