Una giornata di attesa, per i lavoratori dell’Atp, che poi si riuniranno questa sera, alla Sala Chiamata del porto di Genova, a San Benigno, per discutere dei tagli di stipendi che si profilano dal prossimo mese:

 15%, lo ricordiamo, per una media sui 6mila euro l’anno a testa e situazione particolarmente difficile per gli ultimi assunti, che hanno gli stipendi più bassi. Stasera i lavoratori si riuniscono per decidere il da farsi, con i sindacati di categoria e non i confederali ed è scontato che la riunione avvii una serie di scioperi. Venerdì mattina, infatti, i sindacati vedranno anche i vertici dell’azienda, alle 10.30, a Carasco, per un incontro che, sulla carta, dovrebbe essere di trattativa ma dove i margini per condurla sembrano davvero molto stretti. A seguire, in base a quanto dice la legge, i rappresentanti dei lavoratori dovranno tentare la mediazione anche con il Prefetto, per scongiurare l’interruzione del servizio pubblico, poi, trascorsi dieci giorni dall’incontro con il rappresentante del Governo, si potrà incrociare le braccia, come i lavoratori già meditano di fare, mentre dalla politica si cercano appigli dai quali far giungere, da Roma, le risorse per il trasporto pubblico locale che darebbero fiato ad Atp e alle altre aziende liguri del settore. Prende posizione, oggi, anche Roberto Devoto, segretario dell’associazione Progetto Levante e consigliere comunale di Chiavari per “Chiavari domani”, che critica quelli che definisce “una politica di sprechi e lottizzazioni” e chiede al sindaco Roberto Levaggi, essendo Chiavari socio al 9%, una mediazione con gli altri primi cittadini del Tigullio.