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Chiavari, fondo di solidarietà per pagare gli affitti PDF Stampa E-mail
Lunedì 10 Dicembre 2012 19:00

Chiavari. 71 mila euro a disposizione delle persone in difficoltà per il pagamento dell’affitto, in possesso dei requisiti necessari, puntualmente verificati. A metterli a disposizione il comune di Chiavari, per andare incontro ad un fenomeno che purtroppo è in continua crescita, come spiega l’assessore ai servizi sociali e politiche della famiglia, Fiammetta Maggio. Duplice la motivazione che ha portato a dare il via al cosiddetto “Fondo di solidarietà”: dalla regione Liguria i contributi praticamente non arrivano più, ci sono sempre più tagli, inoltre spesso cittadini si presentato a bussare alle porte degli uffici comunali, ma anche della Charitas, perché non sanno come fare fronte alle spese. 

L’assessore Maggio tiene a precisare anche per si tratta di aiuti per situazioni economiche finanziarie temporanee, ad esempio chi è stato costretto a chiudere la propria attività, il negozio, e ovviamente senza lavoro non riesce a sostenere il pagamento del canone di locazione dell’abitazione. “Anche le agenzie immobiliari sono a conoscenza di questa situazione, bisogna intervenire ma tengo a precisare”, aggiunge Maggio, “che l’aiuto viene dato ai cittadini per il pagamento dell’affitto per la prima casa, chi rischia insomma di non averne più una, non certo per pagare l’affitto di uffici e negozi”. Sono due le modalità di intervento: la copertura dell’importo del canone, nel caso in cui si riesca a trovare un accordo, altrimenti l’assessore dice che si potranno aiutare le persone a trovare un alloggio con un canone da loro sopportabile, e saranno sostenuti per le spese di trasloco o per versare l’anticipo. Tutte le informazioni necessarie possono essere ottenute recandosi negli uffici comunali; naturalmente tra i requisiti necessari, la residenza da almeno due anni, la cittadinanza italiana o il permesso di soggiorno, i soggetti in cassa integrazione, disoccupati perché non hanno ottenuto il rinnovo del contratto, i lavoratori autonomi che appunto devono chiudere l’attività, ed ovviamente sono esclusi i cittadini che hanno intestato a loro o a parenti, un immobile. Fiammetta Maggio infine ribadisce che si tratta di interventi economici a carattere temporaneo, che prevedono anche la partecipazione attiva di chi  ne beneficia. “Ci sembra un provvedimento importante perché la situazione è contingente, aiutare questa fascia della popolazione, è indispensabile, se queste persone hanno una casa, possono cercare un nuovo lavoro, ed il vantaggio è per tutta la società.“

 

 

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