Nel Golfo di Genova si forma il cuore dell’anticiclone Cassandra, rilevavano, ieri, con tutta l’apprensione del caso, i meteorologi. A questo punto, allora, il livello di allerta 1 passava a 2, e numerosi Comuni del Levante decretavano la chiusura delle scuole, per oggi, regalando una improvvisa giornata di libertà ai ragazzi e agli insegnanti

. Poi, l’evoluzione, che coglie un po’ tutti di sorpresa. La nota della Regione Liguria, diffusa nella tarda mattinata di oggi, parla di “anticipato esaurimento delle precipitazioni”. Insomma, tutto quello che doveva piovere si è sfogato ieri, in particolare, come noto, nel Tigullio Orientale. “I temporali proseguiranno su tutta la regione anche nelle prossime ore – dicono ancora i previsori -, anche se con minore intensità”. E quindi, i pericoli legati a torrenti, tombini e smottamenti sono archiviati: ultimi interventi, nella notte, con i vigili del fuoco di Chiavari impegnati a continuare lo svuotamento dei tombini a Sestri e Casarza e a Leivi, in via Selaschi, dove era caduta una grossa acacia, che è stata tagliata e rimossa per liberare la strada, ostruita. Ora, piuttosto, cambia lo scenario. Tutti i previsori, infatti, concordano nel dire che stasera, peraltro in coincidenza con il ritorno dell’ora solare, aria fredda di origine polare valicherà le Alpi: si prevede la neve, pertanto, sull’arco alpino stesso, in Piemonte pure in pianura, in Liguria a quote non particolarmente elevate, perché non si esclude che i fiocchi possano raggiungere i 600, 800 metri di altitudine. Incrociano le dita i sindaci dell’entroterra, anche considerando che la Provincia non garantisce più la pulizia dalla neve delle strade comunali convenzionate. Se il freddo è certo, la speranza, però, è che, con le precipitazioni esaurite, alla fine non ve ne siano.