Nessuna mediazione ha potuto avere esito. Tutto nasce dalle perplessità di parte dell’attuale maggioranza, ma anche di commercianti non aderenti all’Ascom, secondo i quali il Christmas Village dell’anno scorso andava rivisto, perché rappresentante un doppione dei negozi aderenti, e non un mercatino di prodotti natalizi,

 che avrebbe avuto il demerito di togliere clienti da chi si trovasse al di là della ferrovia e lontano dal lungomare. Nella riunione di ieri sera, alla quale hanno preso parte, insieme alla presidente di Ascom e Civ, Elisabetta Lai, anche i rappresentanti di artigiani, Confesercenti, Cor, il sindaco, Giorgio Costa, aveva avanzato, come ultima offerta, una proposta che doveva essere di mediazione: il Christmas Village avrebbe potuto aprire in qualsiasi giorno, ma anche chiudere, obbligatoriamente, il 27 dicembre, con smontaggio delle casette il giorno successivo. Lai ha riferito, sempre in serata, ai membri del Civ. La conclusione viene comunicata, oggi, con poche, lapidarie parole: “Poiché gran parte degli oltre trenta operatori che avevano già aderito all’evento ha ritenuto antieconomico, oltre che turisticamente non comprensibile, il dover smontare il Village il 28 dicembre, come imposto dal Comune, e ha ritirato la propria adesione, l’assemblea del Consorzio Civediamo a Rapallo ha deciso di non organizzare più l’evento stesso”. Ancora prima della comunicazione definitiva, è stato duramente critico verso l’amministrazione il coordinatore cittadino del Pdl, Domenico Cianci, che dice: “Nella “città fantasmagorica” anelata da Costa sembra non esserci spazio per il Christmas Village, una manifestazione che, insieme al Red Carpet, è stata tra le più belle degli ultimi dieci anni. A differenza della passata amministrazione, che aveva dato prova con i fatti di tenere al bene della città, la maggioranza guidata da Costa fissa improbabili e discutibili “paletti”, dimostrando ancora una volta di vivere in un mondo ben lontano da quella che è la realtà cittadina”. Esulta, invece, un vecchio contestatore del Village, come Andrea Carannante, Partito Comunista dei Lavoratori: “Oggi Rapallo ha avuto la forza di ribellarsi a chi da sempre vorrebbe imporre l'agenda politica alla città senza essere eletto”.