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Sanatoria 2012 di colf e badanti: risultati deludenti PDF Stampa E-mail
Martedì 16 Ottobre 2012 11:10

La chiave di lettura è chiara: quello che poteva emergere è rimasto, invece, nascosto, magari perché hanno pesato le modifiche in corsa ai criteri richiesti e la mancata concessione di proroghe, ma, probabilmente, pure per cause strutturalmente insite nel provvedimento.

 I dati sono quelli forniti dalla Cgil, che aveva lanciato la campagna di sanatoria anche con incontri pubblici, e vanno integrati con quelli di altri sindacati e centri di assistenza, ma la tendenza è chiara. Sono solo 63, infatti, le pratiche di regolarizzazione disbrigate dalla Cgil. Malgrado si dovesse regolarizzare extracomunitari nelle posizioni di colf e badante, due terzi delle emersioni riguardano uomini. E’ probabile, quindi, che la pratica sia stata un escamotage per rendere regolare la posizione in Italia di parenti: tra i 63 datori di lavoro, del resto, non tutti sono italiani. Figurano anche nove marocchini, un cileno, un peruviano, un albanese, un cingalese ed un cittadino del Bangladesh, laddove, per lo più, la nazionalità del lavoratore è corrispondente. Quanto all’età dei regolarizzati, si va dai 22 anni ad uno sporadico 60: per lo più, sono interessate persone tra i 22 ed i 40. A preoccupare il sindacato, però è soprattutto lo scarso volume di pratiche concretizzate: “Ha senso – si chiede, infatti, Domenico Del Favero – riservare solo alla volontà e discrezionalità del datore di lavoro la possibilità di regolarizzare il rapporto?”. Le domande, poi, sono anche altre: “Appare logico chiedere a un clandestino di dimostra la permanenza in Italia certificata da organismi pubblici quando è noto che il clandestino evita il più possibile di esporsi, rivelandosi tale?” e da ultimo: “E’ coerente, in periodo di crisi, chiedere alle aziende di assumere, solo per quanto riguarda extracomunitari, lavoratori a tempo pieno?”.

 

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