Mancano due mesi. Il termine ultimo, se possibile, si fa ancora più stretto rispetto alle previsioni. Non si aspetta il 2013. A 60 giorni da oggi, e quindi per metà dicembre, chiuderà la centrale operativa

 o, per chiarezza, il centralino telefonico, del 118 del Tigullio, che lascerà l’ospedale di Lavagna per essere accorpato a quello del San Martino. Lo dice il programma di riorganizzazione dell’offerta sanitaria ligure, approvata, oggi, dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo. “Come le altre regioni – ha dichiarato Montaldo – la Liguria contesta duramente i tagli lineari effettuati dal Governo nella sanità. Nonostante ciò, non ci sottraiamo alla necessità di riposizionare il servizio sanitario nazionale”. Questo, si traduce, per quanto riguarda la Asl 4, nella ratifica definitiva di provvedimenti preannunciati nelle scorse settimane: vengono tagliati 33 posti letto per acuti, attivandone 18 per la riabilitazione e la lungodegenza. Sono disattivate quattro strutture complesse: diventano strutture semplici la pneumologia e la chirurgia di Sestri Levante e la gastroenterologia di Lavagna, e niente cardiologia riabilitativa a Rapallo. Sempre a Rapallo, è ratificato anche il già avvenuto passaggio a 12 ore dell’apertura del pronto soccorso. Tornando alla centrale operativa del 118, per ora quella di Lavagna è l’unica a chiudere, sebbene il documento varato oggi dalla giunta indichi, in prospettiva, l’accorpamento a Genova anche di tutte le altre centrali regionali.